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la villa medicea di careggi | 43 |
seppe Sloane, uomo attivissimo ed intelligentissimo che alla guisa dei primitivi possessori di Careggi aveva trovato nel commercio e nella industria fonte inesauribile di ricchezze.
Lo Sloane ebbe per Careggi quello stesso affetto che per essa aveva avuto Cosimo il Vecchio de’ Medici e si dette ogni cura per rendere quel soggiorno ricco d’ogni comodità, d’ogni bellezza. Restaurò l’edifizio che era abbandonato e cadente, riordinò il giardino, ampliò i possessi, decorò la villa di mobilia e di opere d’arte e vuolsi che spendesse non meno di mezzo milione di lire in questi lavori eseguiti alla sua villa di Careggi.
Certamente in tutti questi lavori, in questi abbellimenti lo scopo dominante era quello di cercare la comodità, propria, quindi l’austera e cupa semplicità dell’antico castello, in parte già trasformato a tempo di Ferdinando II, fu affatto abbandonata da chi più che rifare un edifizio nella forma di altri tempi, voleva crearsi, come si creò di fatti, una splendida villeggiatura. In ogni modo, se non si restaurò l’antico Careggi, non se ne alterarono sensibilmente le forme e gli si lasciò, specialmente all’esterno, quell’aspetto e quella massa grandiosa e severa che in distanza può farlo sembrare ancora un castello del Medioevo.
Il Cav. Sloane morendo nell’ottobre del 1871 lasciava erede delle sue sostanze, tra le quali era compresa anche la tenuta di Careggi, il Conte Augusto Boutourlinn.