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la villa medicea di careggi 35


Non è qui il caso di diffondersi a parlare di Lorenzo il Magnifico, perchè non si tratta di scriver la storia di casa Medici, tanto più che questo periodo più importante d’ogni altro ci condurrebbe troppo lontani dal nostro scopo.

Noi dobbiamo lasciare affatto la storia di questo gran personaggio per non occuparci che delle memorie che si riferiscono al suo soggiorno a Careggi, sembrandoci giusto l’evocare i ricordi più gloriosi dell’edifizio che illustriamo.

Ed a Careggi noi lo ritroviamo in mezzo a quell’eletta schiera di sommi ingegni, di filosofi profondi, di studiosi appassionati che fin da’ tempi di Cosimo aveano trovato qui il campo sereno delle loro benefiche battaglie, il teatro delle loro imprese nobilissime; lo troviamo accanto all’Argiropulo, a Marsilio Ficino, a Pico della Mirandola, Agnolo Poliziano, Cristoforo Landino, Bernardo Rucellai, Carlo Marzuppini, Bartolommeo Scala, Giovanni Cavalcanti, Piero Del Riccio, Filippo Valori, Donato Acciajoli, Antonio degli Agli, Francesco Bandini, Fra Mariano da Grinazzano, Tommaso Benci ecc.

Careggi ci ricorda poi Lorenzo amico e mecenate dell’arte e ci sembra vederlo in compagnia del Buonarroti, di Francesco Granacci, di Simone del Pollajolo, del Torrigiani e di tanti altri che avevano preso il posto del Brunellesco, di Donatello, di Michelozzo.

Essa ci ricorda ancora le splendide nozze delle figlie di Lorenzo coi Salviati, i Ridolfi, i Cybo, nozze celebrate con tutto quello sfarzo che ad una famiglia di tanta importanza si addiceva. E ci ricorda poi anche una nota triste e penosa: i giorni in cui Lorenzo scampato miracolosamente alla congiura che s’intitolò dalla famiglia Pazzi, venne qua a cercar