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VI.


e splendide tradizioni di Careggi rimasero in onore anche a tempo di Lorenzo figlio di Piero. Anzi si può dire che questo terzo periodo fosse ancor più brillante dei precedenti.

Lorenzo aggiungeva alla ricchezza, alla sagacia, all’energia di Cosimo il Vecchio, un’altra dote preziosissima. Una coltura infinita, multiforme, che lo faceva riuscire in ogni sorta di studj, che lo metteva in caso di competere in modo vittorioso coi letterati, i poeti, i filosofi più chiari di que’ tempi.

Poi, negli atti, nei modi, nel vivere, nelle sue relazioni, aveva un che di splendido, di grande che gli procacciò a giusta ragione il titolo di Magnifico.

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