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la villa medicea di careggi | 31 |
varono contro il figlio, prendendo occasione dal fatto che egli trattava il matrimonio di suo figlio Lorenzo con Clarice di Iacopo Orsini che era di famiglia principesca. E questa volta si andò più oltre; perchè dalle accuse si passò alle minacce, si ordì una numerosa congiura e si deliberò di uccidere chi si affermava attentasse alla libertà della patria. Nel 1466 un numeroso gruppo di congiurati si dispose a porre in atto il deliberato proposito e in una mattina in cui si sapeva che Piero annualato si sarebbe fatto trasportare in lettiga da Careggi a Firenze, i congiurati si appostarono armati in un punto della via, sperando di compiere facilmente l’opera loro.
Ma a Careggi non rimase ignorato l’audace tentativo e Piero informato della cosa, volle ad ogni costo sfidare il pericolo e fattosi porre nella lettiga s’avviò verso Firenze, scortato da amici e famigliari armati. I congiurati si fecero innanzi; ma vistisi scoperti e inferiori di forze, dovettero fuggirsene e questo fatto, come era da supporsi, dimostrando il coraggio e l’energia di Piero, non fece che suscitargli nuove simpatie, nuove aderenze.
Egli pertanto non profittò mai dei vantaggi ottenuti, non cercò mai di dar ragione alle accuse che gli erano state mosse e volle chiudere in mezzo alla calma la sua breve esistenza nella quale troppo era stato tormentato da una malattia penosissima.
Morì a dì 3 di dicembre nel 1469 nella villa di Careggi ed al figlio Lorenzo che con amore infinito lo vegliava, raccomandò l’esercizio di quelle virtù che erano state la prima ragione di grandezza per la sua famiglia.