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16 | la villa medicea di careggi |
gran numero di ville e di castelli, scegliendo per sua dimora questo suo nuovo acquisto di Careggi, volle farne cosa che stasse in armonia colla potenza della famiglia e che offrisse tutti quei comodi e quelle garanzie che nelle ville di quei tempi si richiedevano.
E ne fece un castello.
Era nato lassù in un poggio del Mugello, entro le mura fortissime del castello del Trebbio e le memorie d’infanzia gli fecero presceglier questa ad altra costruzione. Poi.... egli era il più ricco e più potente cittadino di Firenze, aveva amici innumerevoli; ma non erano pochi nemmeno i suoi nemici ed in quei tempi d’ire e di lotte violente, non era difficile essere esposti a qualche attacco, a qualche sorpresa....
Così, Michelozzo Michelozzi, l’amico fedele, l’architetto favorito di Cosimo, inalzò sulla pendice di Careggi un castello col suo torrione maestoso, colle sue mura coronate di ballatoi merlati, colle porte munite di piombatoi e col muro attorno al prato.
Non vi furono certo nella costruzione sfarzi di adornamenti e di decorazioni. I castelli di que’ tempi avevano tutti un carattere uniforme: erano maestosi; ma semplici e severi, e i loro maggiori adornamenti erano gli affreschi che ne decoravano la cappella e qualche sala. E questi, Cosimo che era così amico degli artisti, non avrà voluto che mancassero; ma certo escluse dalla sua preferita dimora ogni eccesso di lusso e di sfarzo, perchè gli storici sono concordi nel convenire che il più ricco fra i cittadini di Firenze era eguale agli altri per la semplicità dei costumi e del modo di vivere, nell’interno della sua casa.
A tempo di Cosimo, come a quello di Piero e di Lorenzo,