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6 la villa medicea di careggi

letto serpeggiante rivi d’acqua cristallina, che ora presentano il cupo aspetto dei boschi e dei dirupi, ora sporgono i fianchi coperti di vigne, di oliveti, di giardini fioriti, coteste colline offrono una quantità sorprendente di località deliziose, di soggiorni incantevoli, dove l’occhio si posa entusiasta, dove l’animo si ritempra, dove la mente trova le ispirazioni più belle e più gentili.

In questa corona di fiori e di gemme intrecciata attorno alla Regina dell’Arno, Careggi forma uno dei punti più gai e più brillanti.

E sul declivio dolce e gentile di collinette che derivano dal Monte dell’Uccellatojo e che scendono verso il piano, limitate dal torrente Terzolle, l’antico Rio Freddo, che leggiadramente ne carezza le pendici col filo argentino delle sue acque.

La fresca valle del Terzolle, i fianchi boschivi dell’Uccellatojo e del vicino poggetto di Monterivecchi, le inclinazioni del suolo, danno a questo lembo di campagna fiorentina un aspetto vaghissimo di verdura perenne, un carattere di quiete deliziosa e di tranquillo riposo.

Doveva esserci già una buona ragione perchè la famiglia Medici che possedeva nei dintorni di Firenze una straordinaria quantità di castelli e di splendide villeggiature, avesse una preferenza così viva e così costante per Careggi da farne la sua residenza favorita.

E le ragioni bisogna cercarle tutte nella bellezza e nella comodità di questa contrada.

Careggi infatti, coll’apparenza di una campagna distante dai rumori di una grande città, è invece vicinissimo a Firenze