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Al LETTORI

Dopo queste due scritture fatte dal Castelvetro contra la canzone del Caro, ce ne sono quattro altre del medesimo contra al commento d’essa, le quali cominciano cosi:

3. Non senti prima il grammaticuccio...

4. Non so per qual via sia venuto a notizia del grammaticuccio...

5. Udite nuova malizia del grammaticuccio...

6. Noi eravamo secondo l’antica nostra usanza raunati...

Queste non si danno fuori in questo libro; perché, essendo contra al commento, non appertengono al Caro, il qual non è l’autor d’esso. E qui non s’intende dt far altro che difender lui, con la sua canzone solamente. Al resto supplirá il commentator medesimo, a chi tocca, e da lui saranno stampate. Intanto imaginatevi che escano dal medesimo maestro, e che siano fatte con la medesima dottrina e cortesia che l’altre due. E se ne fa qui menzione per desiderio che siano lette, perché si vegga con quanto dispregio del Caro siano scritte. E di qui si conosca la qualitá dello scrittore e lo sdegno che giustamente muove i difensori del Caro a risentirsene.