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secondo la mia stamigna, quanta ciarpa si sia cavata di questa prima stacciatura che s’è fatta delle cose vostre. E di qui si può calculare quanta ne resti ne’ magazzini degli altri vostri scritti, cosi di quelli che si son veduti, come di quelli che s’hanno a vedere. Ora questo chiamate voi l’«uso della vostra lingua nobile»? Parlare (come di sopra s’è visto) al contrario degli altri, dire il rovescio di quel che intendete di dire e di quel che avete detto voi medesimo, argomentar senza conchiudere, espor senz’essere inteso, scriver falsamente, seccamente, confusamente, non solo senza ornamento, ma con tutte le disgrazie che si notano negli scrittori, di locuzioni impropie, di parole stirate, di legature snodate, di languidezze, d’asprezze, di sbadigliamenti e d’ogni sorte di simili vizi, che nelle vostre cose sono infiniti; e giá ve n’ho mostro una parte. Ma l’andar cercando per mettergli insieme tutti, sarebbe peggio che uccellare a grilli: imperò sará meglio d’attendere a’ granchi, che sono almen buoni a mangiare. E non vi paia strano che di mugnaio mi faccia in un subito pescatore, perché di questa sorte pesca mi posso intendere ancor io, poiché se ne truovano intorno al mio molino. Per questo fare, entriamo nella Replica : e per il primo, non lasciamo scappar questo, ch’è grosso. Voi, riprendendo le parole usate dal Caro, avete detto che «’l Petrarca non l’userebbe»; e, ritornandone la riprension sovra voi, la piú potente ragione, che alleghiate per vostra difesa,’ è che «altri dee provare che ’l Petrarca l’avrebbe usate, se vuol provar l’ignoranza adosso all’opponente». Costoro dicono che voi rinunziaste una volta al privilegio del dottoratico; ma io non credo che voi siate stato mai dottore, poiché non sapete una legge cosi trita come questa: che ’l carico di provar le proposte, o negative o affirmative che siano, è di quelli che l’adducono per lor fondamento, e non di quelli a chi sono addotte. Voi volete inferire che quelle tali voci non son buone, e fondate l’argomento in questo, che «’l Petrarca non l’userebbe»: a voi dunque, messer «l’opponente», che l’adducete, tocca di provarlo. Questa pruova, quando e dove l’avete voi fatta? e come la potete fare, ch’è peggio? D’una voce che non ha