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48 Saggio di Rime ec.



XIX.


Liete felici avventurose squadre
Dal Ciel sortite a gloriose imprese,
Itene pronte a vendicar le offese
Ch’ognor vi fanno queste genti ladre;
Il gran Madruzzo che vi è duce e padre,
E che la spada cinse e l’armi prese
Per Cristo solo, vi terrà difese
Come caro figliuol la cara madre.
Non scaldò il sol più ardito Cavaliero,
Sia pur con vostra pace Ettore e Achille,
Da quel dì che dal nulla il mondo uscìo:
Credo per questo e creder credo il vero,
Che vedremvi tornar carche di mille
Spoglie, ed offrirle al miglior Padre, a Pio.


XX.


Pietoso Dio, che a volontaria morte
Ti desti in preda sol per liberarci
Da i fieri artigli del dominio, e farci
De l’immortal tuo regno aprir le porte:
Perchè farne trovar confuse e smorte
In sì gran pena, e non più tosto darci
Quiete omai, e mercè i prieghi trarci
De’ tuoi fedeli a più tranquilla sorte?
Non vedi come ognun supplici tende
Le mani al Ciel per noi, e quanti voti
Con torchj accesi al tuo bel nome rende?
I pensier nostri a te, Signor, son noti,
Questo è il comun desir, e sol s’attende
Che con l’orribil suono il mondo scuoti.