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continuamente sotto gli occhi del lettore; quella semplicità nella invenzione, quella chiarezza nello sviluppo, quell’importanza dello verità luminose recate al livello del popolo, sono pur meriti eminentissimi. Nè dubitiamo asserire, che la fama di cui egli godette vivendo, quantunque grande ed estesa molto, per uno scrittore che si valse d’un dialetto difficilmente inteso fuor di Lombardia, è stata ciò nullameno inferiore d’assai al suo vero merito. Perocchè la maggior parte dei lettori suol essere troppo proclive a negare a lavori, i quali non pajon fatti che per eccitare le risa, quel grado d’importanza reale, di assoluta bellezza poetica, che pure hanno in sì gran copia le poesie del Porta.
Tutti coloro i quali, non avendo conosciuto il nostro poeta personalmente, leggeranno i suoi componimenti, e dall’indole di quelli, come è solito farsi, trarranno argomento per giudicare del morale complesso delle qualità dell’animo dell’Autore, correranno sicuramente rischio di portare un giudizio non corrispondente al vero.
Domina in tutti gli scritti del Porta un carattere festivo e brillante, una vivacità, un’allegria che scoppia, per dir così, da ogni parte; scorgi in essi una cert’aria di sicurezza avventata, un certo che di sprezzante, una non so qual tendenza mordace a veder tutto dal lato ridicolo, che ti farebbe quasi temere la sua presenza, come quella d’un acuto e rigoroso scrutatore, come quella d’un uomo che ti osservi per afferrare rapidamente tutti i punti che pos-