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66 Open source, software libero e altre libertà

sfruttamento è – sorpresa sorpresa! – abbastanza difficile dirlo.

Cominciamo dai casi chiari. Vendere una copia è contrario alla clausola NC. Allo stesso modo utilizzare un contenuto in un servizio a pagamento (come una pay-radio o una pay-TV) è abbastanza sicuramente contrario alla clausola NC. Inserirlo in un servizio free-to-air, ma in un servizio commerciale che si sovvenziona grazie alla pubblicità è invece un caso piuttosto limite. Anche l’uso per un sito promozionale di una no-profit potrebbe essere considerato “commerciale” e dunque vietato, specie se le no-profit sono in concorrenza per sovvenzioni pubbliche o private (come il nostro 5 per mille).

Un caso che sicuramente non viola la clausola, invece, è quello in cui inserire contenuti è un requisito per partecipare a una rete di file-sharing, a condizione che non ci sia alcuna transazione monetaria nel processo.

Cosa dire invece della diffusione sonora in un centro commerciale? E cosa dire della musica diffusa in un locale dove si servono alcolici e si danza (con o senza consumazione obbligatoria)? E in una discoteca? Si va da usi probabilmente leciti a usi decisamente non consentiti.

Si noti che, essendo una limitazione di utilizzo, la clausola copre non solo gli atti di distribuzione (come quasi tutte le condizioni copyleft delle licenze di software libero, tranne la Affero GPL), ma anche gli utilizzi “interni” (senza diffusione o trasmissione a terzi) che presuppongono il necessario permesso dell’autore, inclusa la copia temporanea necessaria per fruire del contenuto. Pertanto anche la proiezione di un filmato a fini di istruzione di una classe pagante, ad esempio in un’università privata, violereb-