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A perpetua ricordanza
della faustissima incoronazione
il Re del Regno Lombardo-Veneto
dell’augusta maestà di Ferdinando I°
il giorno Sei Settembre
del Milleottocentotrentotto
il Comune di Tremenico
costrusse questo Acquedotto
Lavanderia e Fontana

Nel 1612 la parrocchiale era appena riedificata e non ancora consacrata1; altri ampliamenti seguirono negli anni 1666 e 1878. Nel 1897 venne ristaurata e dipinta dal buon pittore Luigi Tagliaferri di Pagnona, per l’occasione della solenne entrata del rev. Parroco Don Antonio Benetti, missionario apostolico, dopo trent’anni di sede vacante, causata da insufficienza di rendita.

Un ostensorio ed un calice d’oro massicci, candelieri e croci d’argento cesellato ed altri ricchi arredi possedeva la Chiesa, ma ne venne spogliata all’epoca della Repubblica Cisalpina sulla fine dell’altro secolo. Ora ammiransi: un bellissimo ostensorio di stile gotico, arredi e paramenti, ricchi doni dei compaesani che numerosi risiedono nelle provincie venete ed all’estero, e qualche discreto quadro.

Gli abitanti di Tremenico possiedono diversi monti detti a Lentredo (m. 705) — a Pieren (m. 625) — a Ranco (metri 848) sulla sinistra del Varrone — a Benago (m. 1032) — ai Ciarelli (m. 1173) — a Cocér (m. 1178) sulla destra.

Proprietà della frazione di Aveno sono i due «Alpi» di Agrogno (m. 1500) — di Val d’Aveno (m. 1710) — dei privati i monti di Brugnèr (m. 810) — di Pezzaburro (m. 991) — di Resga (m. 1080).

Il numero complessivo delle stalle e cascine radunate nei sopradetti monti, e con quelle sparse nel territorio co-


  1. Archivio Propositurale di Dervio — Decreti della visita del Card. Borromeo.