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sivamente in media nel decennio a lire «una» per ogni lira di rendita; sono in vigore alcune tasse facoltative.
Il pascolo e bosco Valliscione venne diviso nel 1892, dopo altre tentate divisioni, fra i comuni di Introzzo, Sueglio, Vestreno e Dorio, coll’estimo a favore di quest’ultimo. Sul detto Valliscione, Pertiche metriche 4373, gravita il diritto di pascolo per 40 capi di bestiame, nonchè del taglio della legna occorrente al monte di Bedolesso. Questo monte, in principio del 1500, era di spettanza di Baldassare De Campazzi di Corenno; per vendita passò alla Famiglia Rubini di Dervio e nel 1773 alla Nobile Famiglia Schenardi, spentasi nel 1868. A questa succedette il Rag. Carlo Andreani di Corenno, pure per eredità.1
L’acqua potabile, insufficiente al bisogno e non igienica, viene presa da alcuni pozzi e da una fontana che si asciuga nelle siccità estive. Una fonte di acqua minerale, molto ferruginosa e magnesiaca, detta «l’acqua-rossa», trovasi poco lungi dal confine comunale di Vestreno, sotto la chiesuola di Bund (m. 739).
Prodotti: castagne, legna, fieno, vino, granoturco, bozzoli da seta e latticini, insufficienti al consumo del paese.
L’istruzione viene impartita da una Maestra in scuola mista, frequentata da oltre 60 alunni.
Nel comune trovansi: un vasto filatojo con filanda, eretto dai fratelli signori Bettega fu Ambrogio nel 1840-42, ora di proprietà della signora Nava-Comolli, che occupa buon numero di operaje del paese e vicinanze; un cantiere navale, molino da grano, prestino e qualche negozio con merci assortite.
Nel territorio si rinvennero monete di Ottone Primo di Germania, del 900, detti «scudellati» per la loro forma, collo stampo di Milano e di Pavia, ed alcune altre, molto antiche, che andarono disperse. Nella costruzione della linea ferroviaria, tronco di Garavina, venne trovato un bellissimo «Paalstab» o scure dell’età del bronzo; venuto in
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