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zoli da seta; le coltivazioni di frumento, segale, canape e dell’olivo di un tempo sono ora quasi totalmente abbandonate, ed il reddito vinicolo alquanto diminuito per le infezioni sviluppatesi sulle viti, malgrado le aumentate coltivazioni delle stesse; ridotto è pure l’allevamento dei bachi da seta causa la moria dei gelsi ed il diminuito prezzo dei bozzoli.

Nel 1814 la direzione del Regio Demanio con istrumento 22 luglio faceva cessione del diritto di pesca nel lago di Dervio alle famiglie De Magni, Dettamanti e Vasti che lo conservano ed affittano tuttora. Il governo austriaco, avanti il 1796, aveva rilevato quel diritto dal comune, lasciando a questi l’obbligo in perpetuo del pagamento di Lire 28.10 imperiali annue alla famiglia Schenardi per le ragioni dette di Recchio — livello del lago.

Lungo le rive, ma specialmente in vicinanza allo sbocco del fiume, sono abbondanti le prese degli agoni colla lenza, pesca introdotta fra il 1840-50, dalla metà di maggio alla metà di agosto; numerose le barche che solcano le acque del lago alla pesca della trota ricavandone discreto lucro.

Nel 1650 gli abitanti non superavano il numero di 200, nel 1750 erano saliti a 331; un secolo dopo a 647, e nel 1897 a 1205. L’aumento annuo medio dal 1750 al 1850 fu del 3.16 e negli ultimi 47 anni dell’11.87.

OPERE PIE

Legato Poveri di Cristo. — Nel 1630 il sacerdote don Gio. Battista Rondone con suo testamento 14 settembre nominava eredi i nipoti ed una sorella coi pesi inerenti ai fondi della Balma, per la distribuzione di pane già disposta da un ignoto nel 1347. La distribuzione in origine veniva fatta dai sindaci dei poveri; dal 13 giugno 1709 dall’amministrazione comunale, col provento di un prato a S.a Cecilia, ceduto da un discendente Rondone, per le Staja 8 di mistura e per le Lire 4 da pagare al molto re-