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alla valletta vicino alla punta di Piona che confina col laghetto», e dell’abusivo pascolo e taglio di legna nel bosco Lenteno pure di proprietà del Comune di Corenno. La grida venne ottenuta per istanza dei comunisti, essendo andata in dimenticanza quella del 9 gennajo 1698. I trasgressori dovevano assoggettarsi alla multa di Scudi 10 per persona e di 5 per ogni capo di bestiame, oltre la rifusione dei danni e spese e le pene portate dagli Statuti.1
Anno 1728 (29 aprile). — Il signor Conte della Riviera, Sfondrati, ordina al podestà di Dervio, residente in Bellano, di sentenziare in merito alla dimanda presentata dai sindaci di Corenno, Carl’Antonio Andreani e Carlo Calvi. Nella dimanda chiedevasi giustizia per le prepotenze usate e minacce fatte da una turba di comunisti di Vestreno, capitanati da un prete, onde farsi rilasciare alcune bestie state sequestrate per abusivo pascolo.1
Anno 1731 (29 ottobre). — L’ill.o Don Pietro Paolo Andreani concede un piccolo spazio di terreno detto la Boggiana ad ovest del campanile, compreso nel castello, antichissimo dominio della famiglia, per il passaggio della processione. La dimanda di concessione venne fatta all’illustre fisico collegiato Giovanni Antonio Andreani, padre del sopranominato, nell’anno 1720.1
Anno 1734. — La R.a Camera con sua decisione 31 marzo concede ad Anganuzzi, Maggi e Rubini l’escavazione delle miniere di ferro nel Fiume Varrone di Dervio, nella località detta la Valle del Sasso o Zappello, state scoperte da un Buzzella di Dervio nel 1724. Nell’ottobre del 1735 viene fatta la prima fusione del ferro di quelle miniere nei forni di Dongo. Vengono le cave ben presto abbandonate per le serie difficoltà e gravi spese.2
Anno 1740. — Maria Teresa, Imperatrice d’Austria ed annessi Stati, instituisce i convocati ed ordina la continuazione del censo.