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cingere il paese con cancellata per vietare il passaggio dei forestieri sospetti d’infezioni, specialmente di peste.1
Anno 1669 (22 febbrajo). — Radunatisi i capi-famiglia, nonchè i sindaci della chiesa di S. Pietro e Paolo in Dervio, riconoscono il conto delle opere eseguite nel 1665 presentato dal signor Jacobo Rubini risguardante le spese per la costruzione del cimitero a sud-ovest della Chiesa, della balaustrata, confessionale in pietra e cappella del Battistero in Lire 1,565 imperiali. Tutti i capi-famiglia e sindaci si rendono complessivamente ed individualmente per sè ed eredi garanti del pagamento.1
Anno 1669 (3 settembre). — Il Tribunale di Milano, in base al memoriale presentato dalle terre di Corenno, Dervio, Bellano, Varenna, Mandello ed Onno, conferma l’ordinazione magistrale del 1611. Con questa venivano riconosciuti i diritti di pesca nelle porzioni di lago dei rispettivi comuni e quella di mantenere i legnaj di proprietà di alcune persone di Mandello purchè non fossero di impedimento alla navigazione. La domanda venne inoltrata in opposizione alle pretese del R. Fisco.1
Anno 1674 (19 gennajo). — Il signor Celso Stoppa con istrumento a rogito Polidoro Boldone fa vendita del diritto di livello pel Lago di Dervio al signor Donato Mezzera di Bellano. Da questi per eredità passa alla nobile Famiglia Schenardi ed in seguito, pure per successione, al ragioniere Carlo Andreani di Corenno.2
Anno 1675. — Con privata scrittura 15 aprile il sindaco Andreani Gerolamo, dottore fisico, il console Petazzo ed uomini tutti di Corenno fanno dono della pezza di prato a Presongio al signor Giuseppe Campazzo per compenso di favori fatti al comune.2
Anno 1709. — La comunità di Dervio accetta la cessione fatta da Paolo Orio, tutore di Bartolomeo Rondone, del prato a Santa Cecilia — Balma — obbligandosi al paga-