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diminuzione del sale e che su questa venisse basato il quantitativo degli alloggi militari, come erasi fatto con Mandello ed altri paesi.1

Anno 1633 (24 luglio). — Dal commissario governativo viene ordinato al comune di Dervio di riadattare strada e passi dal confine con Corenno a quello con Bellano, onde possa transitare con sicurezza e comodità la cavalleria diretta per l’Alsazia. «In caso di trasgressione verrà fatto sostare e mantenere in comune il detto corpo oltre il pagamento dei danni.»1

Anno 1635. — Accesasi guerra fra la Spagna e la Francia, questa manda un corpo d’esercito in Valtellina che viene respinto. Un secondo corpo nell’anno susseguente entra nella valle del Bitto, valica il monte Varrone, scende a Premana ed Introzzo e da qui a Dervio e Bellano che saccheggiano.2

A difesa di Corenno trovasi una compagnia di spagnuoli comandati dal capitano Don Pedro Della Ringa, che fa abbattere case e stalle poste non lungi dal castello perchè non servissero di batteria al nemico.1

Anno 1640. — Il signor Giacomo Rubini di Dervio, Podestà di Bellano, accorda a Giovanni Scotto e Luigi Comilli, maestri di legname, di fare i credenzoni — armadi — della nuova sagrestia ed alcuni banchi che importano la spesa di Lire 114.1 imperiali non compreso il valore delle tavole di legname.1

Anno 1644. — Con instrumento di transazione 3 aprile a rogito del Notajo Serponti Giorgio, fra le comunità di Dervio, Corenno, Dorio ed il feudatario don Ercole Sfondrati, viene concordato un nuovo annuo canone di feudo in Lire 132.2 imperiali.3

Anno 1645 (11 giugno). — I sindaci e capi-famiglia di Dervio, in numero di ventisei, stabiliscono di riadattare la vecchia casa propositurale consegnando al reverendo Pro-


  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 Documento di mia proprietà.
  2. ArrigoniLa Valsassina.
  3. Relazione su Dervio del 1750, di mia proprietà.