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samente colorati tolti alle cave della Valsassina; a Dervio la Prepositurale e la Chiesetta di S. Quirico; a Corenno i sepolcri; a Piona (Colico) il Convento dei Benedettini colla Chiesa già dedicata a S.ª Giustina martire, innalzata per ordine di S. Agrippino, Vescovo di Como, decesso nel 586.1 Nel 1252 venne ricostrutto il Convento (Vedi annotazione I) da pochi anni dichiarato monumento nazionale. Piona era compresa un tempo nella Pieve di Gravedona, ed ultimo investito della commenda fu Mons. Bertieri, Vescovo di Como sino al 1797, nel qual anno essendo passato Vescovo di Pavia, venne la commenda soppressa.
Torri antichi o castelli ad Esino, Perledo, Varenna, Dervio, Corenno e Colico, dove sorgono anche gli avanzi del Forte di Fuentes, dal nome del governatore di Milano che lo fece erigere nel 1603 — dominazione spagnuola — e distrutto dai Francesi nel 1796.
A Bellano sulla fine dell’altro secolo si rinvennero armi, lucerne, monete di rame ed alcuni sepolcri romani2; in territorio di Perledo, nella costruzione del tronco ferroviario, anno 1892, in un sepolcreto gallo-romano, lancie, spade, elmo, ciondoli in bronzo, che si ammirano nel Palazzo Giovio in Como; ad Esino lancie e spade, a Dorio monete. Nei lavori al nuovo canale dell’Adda a Colico, nel 1847, si scoprirono vasi di terra, di vetro, oggetti di bronzo, lancie, scuri, coltelli, fibule ed armille in un sepolcreto romano.3
Mercati mensili e fiere a Bellano; fiere a Varenna, Dervio e Colico, un tempo molto in fiore.
Nel Mandamento abbondano i legati di beneficenza; a Varenna, Bellano e Colico Asili Infantili, sôrti con oblazioni private, doni e lotterie, nonchè fiorenti Società Operaje.
Fra gli uomini che si distinsero nelle scienze, nelle lettere, arti, industrie e beneficenza, sono meritevoli di speciale menzione: