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leano il più spesso far tragitto le truppe di Germania in Italia; e questa volta si chiudono anche i passi della Rezia. Evvi ora ragion di supporre che sia stato a quest’uopo eretto il forte della Chiusa? vediamolo. Aperta poco prima da Vitellio, come si disse, quella nuova via, dovettero naturalmente i Flaviani guardarla con geloso sospetto, e considerarla siccome il canale, da cui poteane sgorgare la piena de’ nemici: in fatti si dice, che Antonio al suo primo arrivo in Verona chiuse i passi della Rezia. La Chiusa, l’abbiamo già detto, è posta al confine di quella: e già dall’altro lato del Veronese, ove il fiume Adige separa il confin dell’Italia da quel fianco della Germania, sarebbe stata inutile provvidenza l’erezione di un forte. Concorre a dar molto di peso a questa congettura la citazione di un’autorità, che rilevasi da vecchia cronaca. Il Rolandino all’occasione di citare codesto luogo, oggi nominato la Chiusa, ci fa testimonianza della voceFonte/commento: Pagina:Carli - Dell'anfiteatro di Verona, 1785.djvu/56 che aveva più anticamente il vocabolo, che lo indicava, chiamandolo egli Clusæ, vale, a dire alpes Clusæ; e ciò molto pro-