vediamo anche in seguito quante battaglie in Ostilia e in Cremona, e quanto di sangue e di stragi siano costati gli assedj di quelle piazze, solo Verona non fa mottoFonte/commento: Pagina:Carli - Dell'anfiteatro di Verona, 1785.djvu/56 di difesa, e si arrende pacificamente a’ Flaviani, che vi accampano l’armata? Il Lipsio[1] quell’intelligente interprete di Tacito per non aver riflettuto in tal luogo alla commissione già prima datasi a’ Tredicesimi, vi trova un inestricabile involgimento, ch’ei però non discioglie; e fa le meraviglie, com’altri critici prima di lui osservata non abbiano la difficoltà di un tal passo: giacchè basta, dic’egli, legger Tacito con qualche accuratezza per vedere, e toccar con mano l’impossibilità che sia stata eletta così sicuramente in Verona la stanza dell’esercito, quando non d’altra parte quivi avanzarono truppe; e conchiude col dire, che tutta la narrazione è in que-
- ↑ Quomodo autem id alii critici non advertere ante me? mirum: nam historiam saltem lege non ignave, videbis, immo tanges: en hic deliberatur de sede belli in Italia, & Verona eligitur: atqui nondum in Italiam copiæ ullæ transmissæ. Pagina demum sequenti narratur: Antonio rapienti partem equitum ad invadendam Italiam, & Aquilejam & proxima quæque occupasse: Veronamne igitur venire potuerunt a tergo his relictis? sed & tota narratio incomposita, dissona. In Lipsii notis ad secund. histor. Taciti.