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superstizione. Overkampio nelle note al Tesoro del Morelli cita un testo di Tertulliano, che prova il devoto culto osservatosi dai Legionarj1 in riverenza de’ lor vessilli, pei quali religiosamente giuravano, anteponendoli a tutti i Numi. Ed anche Plinio ricorda il costume di2 praticare a certi giorni le cerimonie lustrali intorno a questi polverosi, com’ei li chiama, e da tremende schiere circondati stemmi della latina milizia. Circondate le aquile da’ Triarj, alla cui guardia erano sempre affidate, vuolsi avvertire, ch’ov’erano soltanto esse, e i Triarj, ivi dicevasi essere la legione; però che questi tutto fiore di scelti veterani, e nerbo dell’armata, componevano il più nobile dei quattro ordini de’ legionarj, ed avevano, siccome quelli che circondavano l’aquila, il posto d’onor fra gli eserciti. Premesse coll’autorità degl’interpreti queste opportune istruzioni, torniamo a dir della Tredicesima, che si creò legion Gemina.

Unica che sia notata da Tacito con que-


  1. Religio tota castrensis signa veneratur, signa jurat, signa omnibus Diis præponit.
  2. Aquilæ certe, ac signa pulverulenta illa, ac custodiis horrida inunguntur festis diebus. Plin. hist. lib. 13. cap. 3.