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ond’anche da questo argomento ricavar lumi e notizie a rischiaramento del vero. Io entro adesso nel più intralciato campo, e ne’ più cupi sentieri della storia Romana. Cotanto rare e sì oscure si presentano le notizie degli antichi scrittori intorno al governo, ed a’ riti di questi famosi corpi d’armata, che a non traviare in cammino vuolsi aver d’ogni passo fedel compagna la critica.

Bene spesso anche in Tacito s’affacciano in tal proposito equivoci, e memorie fra se ripugnanti; non di raro trovandosi le legioni, agenti principali de’ più gran fatti, mentovate, e disposte con tal contrasto da far supporre viziate ne’ vecchj codici le lezioni, errore tanto più facile a occorrere, che, trattandosi di cifre numeriche, potè facilmente allo smarrire di breve linea cangiar faccia il soggetto. Io comunque non fuor di sospetto, che possano essere incorsi error simili anche nella parte del testo qui pur contemplata, senza l’uopo ciò nulla ostante di tale supposizione sarò forse riescito a porre insieme, ed a coordinare, vorrei dir quasi, la cronica di questo fatto.