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del Germanico esercito, venia come in atto di dar principio alla pugna.... quando dopo breve viaggio ebbe le fauste notizie dell’avvenuto in Bedriaco, e della morte di Ottone, e della fin della guerra. Convocò allor parlamenti, e celebrò con elogi la virtù de’ soldati; diede feste e conviti, e conferì premj ed onori. Poi tutto ciò, che può esservi di più importante ad un Principe, recarono quivi a Vitellio, che lento venia giù per la Sonna, i nunzj dell’Africa; dedizioni di provincie, ribellamenti di regni, perfidie di governatori, battaglie, e stragi. Giunto in Lione spiegò l’Imperial dignità, e ricevè gli omaggi de’ duci vincitori, e de’ vinti: fe da tutto l’esercito festeggiar con solenne incontro il figlio suo ancor bambino, quivi essendo assistenti a tal prematura ovazione, accompagnata pur d’altre formalità, Cecina, e Valente. E’ osservabile qui, ch’essi capitani non subito dopo la battaglia devono esser partiti dal campo, dovendo aver prima provvisto, massime successa la morte di Ottone, alla sicurezza e al buon ordine d’ambi gli eserciti, e che ciò nulla ostante ritrovaro-