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NOVELLE ROMENE | 75 |
cede spessissimo che gli uomini comprendano a vicenda, nello stesso modo, le loro anime...
I due vecchi e buoni amici stavano faccia a faccia, ma la distanza tra loro era così smisurata! e ciò riduceva per Cuzzitei a proporzioni così infime i timori del prete. Alla fine delle fini, che c’era di grave e di spaventevole? C’è qualche cosa che accada più spesso e più facilmente? Che cosa? Due giovani si amano... E poi?... Non sono esseri umani?
«Io sapevo fin dal principio che ci sarebbe un imbroglio, disse Cuzzitei col suo solito sorriso... non poteva essere altrimenti... Prima sospettavo solamente - adesso ci metterei la testa... Senti... Domenica, due settimane addietro, non so che cosa facevo nel giardino... Che vidi? Venivano tutti e due dalla parte del fiume, passavano lentamente presso la siepe e parlavano sussurando... Non ho potuto sentire niente. Solamente mi sembrò che lei dicesse: «Non ti credo!» ed egli le rispondeva «Vedrai!» Saltai subito la siepe prima che loro arrivassero ai binari, perchè camminavano piano piano e si fermavano spesso; uscii davanti a loro dal portone. Si stringevano uno accanto all’altro come se camminassero sull’acqua... stavano per passare vicino a me senza vedermi.