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NOVELLE ROMENE 73


rimprovero e fulminandola con lo sguardo. È peccato!

— Padre!

— È peccato, aggiunse il pope più insistente. Vergogna, è peccato! — e uscì precipitosamente dal cortile senza volgere la testa indietro.

Se ne andò direttamente dal maestro... Quest’uomo faceva impazzire Ileana... sì, lui!

Qui accadde una scenata molto spiacevole; rimproveri di ingratitudine da una parte, proteste calorose d’innocenza dall’altra. Il giovane giurò che erano stati soltanto scherzi, esagerati dalla cattiveria degli uomini, o meglio delle donne del paese, le quali, se non dicono del male, non possono vivere. Il vecchio continuava a sostenere, senza ascoltare, che un uomo maturo non deve lasciarsi trascinare dalla mente debole di una donna. E alla fine per farla corta: una volontà decisa fino al sangue di impedire la vergogna e il peccato...

Il maestro doveva domandare subito di essere trasferito in un altro distretto; il pope aveva dei mezzi per ottenere l’approvazione immediatamente. Gli dava una somma cospicua; gli trovava una bella giovane per ammogliarlo... l’amava come suo proprio