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68 | I. L. CARAGIALE |
dre «di cui l’esempio non si potrebbe abbastanza raccomandare». Il signor Procuratore parlava molto e bene — era lietissimo: il diplomatico Cuzzitei sorrideva al pope facendogli segno con gli occhi, mentre questi teneva tra le ginocchia Mitu e, col pensiero ben lontano, gli carezzava lentamente i capelli biondi e morbidi.
Una donna come Sultana, la moglie del pope, così buona con un ragazzo poverello, solo, Iddio doveva ricompensarla — e infatti, entro il medesimo anno, partorì una bambina. Che allegria!... Molto fastidio per allevarla e molti dispiaceri — perchè era una bambina stranissima. C’era da meravigliarsi come una madre tanto docile e mite avesse dato vita a un tale carattere.
Una volta avevano un vitello: la vacca era morta e il poverino era rimasto senza nutrimento — ma lo salvarono dalla morte. Chi lo curava? — Ileana — a quell’epoca era una ragazza di dodici anni. Chi lo nutriva? Chi aveva supplicato la madre di lasciare con lei in casa il vitellino? — Ileana. Era un amore indicibile. Però una mattina, si alzò arrabbiata — non volle parlare nè con la madre nè con il padre; i genitori, vedendola di nuovo di cattivo