Pagina:Caragiale - Novelle rumene (1914).djvu/6

4 I. L. CARAGIALE

Mentre la maggior parte degli scrittori rumeni si lagnavano della dissoluzione dei costumi patriarcali, vedendo nella realtà presente solamente una cagione di sofferenze, e piuttosto che adattarsi alla nuova vita preferivano fare delle incursioni fantastiche nel passato; Caragiale, proprietario di una birreria situata nel centro della capitale, stava vicino al banco ed osservava gli avventori i quali, davanti al bicchiere di birra che aveva sostituito il buon vino nazionale, discutevano le nuove istituzioni o interpretavano a loro modo le nuove correnti di idee che, con la Costituzione, avevano invaso il paese. Interpretazioni erronee, vocaboli nuovi capiti a rovescio, mutismo generale davanti a qualche parola di cui il significato doveva rimanere misterioso: ecco ciò che avveniva ogni sera alla " Cooperativa ". La maggior parte degli avventori erano politicanti e burocratici, gli stessi che alla vigilia delle elezioni, armati di bastoni e di un ricco dizionario d’invettive, sfilavano per la Calea Victoriei (il Corso di Bucarest), intimando al governo di dare le sue dimissioni. Lo spettacolo è