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NOVELLE RUMENE | 53 |
La mattina la capitale del distretto è animatissima — c’è la fiera annuale. Il pope Nizza cammina sulla strada maestra, va di qua e di là come si gira nelle fiere, dappertutto, senza una meta precisa...
Davanti al caffè centrale c’è molta gente che sta guardando qualche cosa e ride clamorosamente... Forse una bestia ammaestrata che svela l’età ed i vizi degli spettatori... forse un buffone... od altra cosa. L’affollamento diventa sempre più grande... Il pope segue la folla... Sul marciapiede del caffè, seduti sulle sedie e in piedi stanno i notabili della città — il Rappresentante del Distretto, in vacanza parlamentare, i Membri del Tribunale, gli Impiegati della Prefettura, del Municipio, della Finanza, gli Ufficiali; tutt’intorno la folla variopinta di tutti gli strati sociali forma un semicerchio. Nel mezzo si rappresenta la commedia. Il pope Nizza si addentra anche lui.
Che c’è? Che cosa fa tanta sensazione?
Un ragazzo di otto-nove anni, cencioso e sudicio, scalzo, vestito di abiti smisurati — un giacchettone di cui l’orlo gli scende fino alle caviglie, sulla testa una tuba schiacciata — dice delle facezie.
E un piccolo buffone molto corrotto — rachitico,