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NOVELLE RUMENE | 49 |
sua bocca fredda come il ghiaccio — e i suoi occhi ebbri — e la lanugine delle sue guance infiammate sfiorata dai brividi — il piegare morbido del suo corpo — lo sbattere del cuore contro il petto — e l’odore inesprimibile che emana dalle radici dei suoi capelli, e quanto è dolce abbandonarsi alla signoria di tante sensazioni che ti avvolgono da tutte le parti come turbini di vapori caldi, saturi di essenze assopitrici.
Dire tutto questo con parole? Queste cose si sentono e si pensano, ma non si possono dire... È una scossa dolce e dolorosa dell’anima, un’esaltazione dei sensi spaventevole e deliziosa.
Molte notti simili ed ognuna diversa... Libazioni sotto i raggi della lampada azzurra; tutte le follie immaginabili e non immaginabili; aneddoti piccanti di cui egli aveva un repertorio popolare così ricco; scene di gelosia senza ragione; e scherzi, e morsi; e lotte tanto ineguali per lei come forza, per lui come grazia... E poi, dopo tanta fatica, la narrazione di ciò che era loro accaduto prima di essersi conosciuti.
Egli aveva poco da raccontare... Il villaggio nel quale egli aveva vissuto era così piccolo e la sua