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30 | I. L. CARAGIALE |
di sostenersi; appoggia la mano sinistra sulla porta e con la palma destra si copre gli occhi.
Allora, per un capriccio inesplicabile del suo spirito si produsse nell’orecchio dell’uomo dall’interno una voce molto forte e chiara:
«Leiba! arriva la diligenza!»
Era certamente la voce di Sura. Un caldo raggio di speranza, un momento di felicità,... è di nuovo un sogno.
Ma Leiba ritira subito la mano sinistra: la punta dello strumento, passando da questa parte l’ha punto, nella palma.
Pensare ancora alla salvezza? È assurdo!...
Nel cervello che bruciava, l'imagine del succhiello prendeva dimensioni straordinarie. L’utensile, girando continuamente, cresceva infinitamente e il buco diventava sempre più grande, così grande che nel suo contorno rotondo il mostro poteva apparire in piedi senza piegarsi. Ciò che passava per quel cervello usciva fuori della sfera del pensiero umano; la vita si era spinta ad un tale grado di esaltazione che tutto si vedeva, tutto si sentiva, tutto si tastava, in proporzioni enormi, caotiche.
... Fuori, il lavoro continua con metodo e insi-