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NOVELLE ROMENE 115


— Prego, fratello Giorgio, dove siamo noi qui? Ho sbagliato la strada con questa bufera.

— Ma dove vuole andare lei?

— A Popesti.

— Ah sì! Dal Colonnello Iordache.

— Precisamente.

— Allora non ha sbagliato strada... ma c’è da camminare fino a Popesti... Qui, lei è appena ad Haculesti.

— Ad Haculesti? Chiesi con gioia. Allora sono vicino all’osteria di Manjoala?

— Eccola qui; siamo dietro la scuderia.

— Vieni ad insegnarmi la strada; non voglio rompermi il collo proprio adesso.

Avevo errato quattro ore circa....

Facendo qualche passo arrivai davanti al portone.

Nella stanza della signora Marghioala c’era luce, e delle ombre si muovevano dietro la tenda... Avrà avuto la fortuna di godere tutto quel pulito qualche altro viaggiatore più savio. Io forse appena potrò sdraiarmi su qualche baule accanto al forno. Ma che fortuna! appena busso sono subito inteso. La vecchia corre ad aprirmi. Quando sto per entrare m’inciampo in qualche cosa di molle. Il capretto... lo stesso! era