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chino da fargli; ma quand’ella arrivò giù, il Reuccio era rimontato a cavallo, e spariva in fondo alla strada.

Figuriamoci che stizza! Quel giorno parve ch’ella avesse un diavolo per capello: niente la contentò, niente le andò a verso:

— Zoppina! Zoppinaccia! Brutta zoppaccia! —

La poverina si mise a piangere.

— Fa’ la volontà di Dio — le disse la nonna. — Dio ti aiuterà. —

La nonna, ch’era molto vecchia, si ridusse in fin di vita. Prima di morire, si rivolse alla sorella maggiore:

— Ti raccomando quella poverina. Ora che non ci sarò più io, non esser con lei sempre cattiva come pel passato. È buona, affettuosa; non si merita punto i maltrattamenti che tu le fai. E non la chiamare più zoppina!

— O se è vero ch’ella è zoppina — fu la risposta di lei. — Non me lo invento io.