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FATA FIORE
era una volta due sorelle rimaste orfane sin dall’infanzia: la maggiore bella quanto il Sole, diritta come un fuso, con una gran chioma che pareva d’oro; la minore così così, nè bella nè brutta, piccina, magrolina e zoppina da un piede. Per la sorella, non aveva nome: era semplicemente la zoppina.
La vecchia nonna, da cui erano state raccolte in casa, non avrebbe voluto che costei la chiamasse sempre con quel nomignolo:
— Che colpa n’ha, la poverina? È mancanza di carità rammentarle il suo difetto.
— O se è vero ch’ella è zoppina! Non me lo invento io. —
E la cattiva rideva, per giunta.
Si fosse pure contentata di maltrattarla con quel nomignolo soltanto! Non sarebbe stato niente, perchè la zoppina non se ne faceva,