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78 | il raccontafiabe |
Per un momento il Re esitò:
— Se quel furbo lo canzonava? Dove riacchiapparlo? Il Ministro poteva intendersela con costui... In ogni caso, — rifletté — mi rifarò co’ miei sudditi. —
Gli piangeva il cuore, guardando la montagna d’oro che ci volle per agguagliare il peso di quella botte:
— Pur di guarire! —
E diede il buon viaggio al Mago e al Ministro.
Passati appena sei mesi, eccoti un giorno il Ministro solo solo; il Mago era sparito, e della principessa Senza‐lingua né nova né novella. S’era messa in viaggio, dicevano, per farsi fare una lingua artificiale non si sapeva da chi; e nessuno, da un anno, ne aveva avuto più notizia.
— Cercate e troverete. Il destino dei Re vuole così! —
Erano parole del Mago.
— Facciamo un altro bando! — esclamò il Re molto seccato.
E volendo andare per la più corta, salì di nuovo sul tetto del palazzo reale, e fece il bando da se stesso, ingrossando la Voce più che poteva: