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74 | il raccontafiabe |
Tra il diventar sordo e l’aver mozzata la testa, il contadino scelse il meno male.
— Grazia, Maestà, se volete che dica il vero.
— Grazia ti sia concessa. —
E colui gli disse quel che nessuno aveva osato mal dirgli:
— Maestà, col vostro vocione fate assordire la gente. —
Dapprima il Re montò in furore; non voleva credergli. In che modo egli non s’accorgeva dei proprio vocione? Ma il contadino soggiunse:
— Tant’è vero, che Vostra Maestà vien chiamato re Tuono. —
Il Re fu afflittissimo di questa scoperta. Tentò di frenar la voce, di sussurrare più che pronunciare le parole; ma era inutile. Anche parlando a quel modo, il suo vocione era tale, che chi stava a sentirlo ne restava intronato. E per punire i Ministri che non avevano avuto il coraggio di palesargli la verità, li fece legare come polli e li mandò in prigione. Il contadino, invece, fu da lui creato unico Ministro, e gli permise di tenere i tappi di sughero agli orecchi. Il povero Re, addolorato di quel suo di-