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62 | il raccontafiabe |
— Quell’anellino.
— Questo no.
— Allora restate tutti a morire lì. —
Così passarono molti mesi.
Una notte la bambina si mise a chiamare:
— Vecchina mia, dove tu sei?
— Eccomi.
— La lupa vuole quest’anellino per lasciarci scappare.
— Dalle quest’altro. —
Le spiegò come doveva fare e disparve.
La mattina:
— Lupa, lupetta, lasciaci scappare!
— Che mi dà!?
— Quel che tu vuoi.
— Quell’anellino. —
Gli altri bambini s’erano già presi per la mano e si tenevano attaccati forte ai panni della compagna.
— Tieni qui — disse Caterina.
La lupa stese la zampa e la bambina le infilò l’altro anellino in un dito.
E che accadde?
Caterina diventò lupa lei, e tutti gli altri bambini tanti lupacchiotti, l’uno con la coda dell’altro fra i denti; il primo teneva fra i denti la coda di Caterina.