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36 | il raccontafiabe |
— Non l’ho detto io, marito mio! —
Il marito rimase. In camera non c’era nessun altri all’infuori di loro due. Parlava dunque il grillo?
— Creatura di Dio, che chiedi da noi? — disse la donna.
— Non chiedo nulla.
— Che fai qui dentro?
— Guardo il tesoro, —
A queste parole, l’omo accennò alla moglie di state zitta. Si rimise a letto e spense la candela. Il grillo subito subito:
— Trih! Trih! Trih! —
Lo lasciarono cantare in pace fino all’alba.
Appena fatto giorno, il contadino, invece di andate a lavorare in campagna, prese la zappa e cominciò a scavate il suolo della cameretta, dove non c’erano neppure mattoni.
Scavò fino a sera, ma trovò soltanto sassi, cocci e terriccio. Aveva perduto la giornata, senza conchiuder nulla.
— Grillaccio bugiardo! Se questa notte ricominci, t’accoppo. —
Si misero a letto e spensero il lume.
— Trih! Trih! Trih!