Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
30 | il raccontafiabe |
invece di stancarsi a soffiare, prendeva anzi maggior forza.
— Aspetta un po’, — disse il Reuccio.
Cavò di tasca il fischietto:
— Tramontana, tramontana, ai miei ordini! —
Fischiò; e subito si levò una tramontana furiosa, che soffiando di dietro, spinse in avanti aquila e nuvole con violenza. In pochi istanti, tutti furono sul palazzo di sale e pepe della Fata, e si fermarono.
— Vento, chétati. Nuvole scioglietevi in pioggia! —
Il Reuccio tornò a fischiare.
Parve si aprissero a un tratto le cateratte del cielo; e intanto che la pioggia veniva giù a torrenti, il palazzo di sale e pepe si andava squagliando; e giù per le gole della montagna precipitavano torbidi fiumi di sale e pepe liquefatti, che correvano verso il mare.
Piovve così sette giorni e sette notti, finchè del palazzo della Fata non rimase vestigio. La Fata era sparita lasciando la Reginotta aggrappata a un masso, dopo averle ripetuto all’orecchio:
— Tu col vento ci verrai, |