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— Perchè non insieme? — Non si può; uno oggi, subito subito, l’altro fra cent’anni.

— Marito mio, per amor tuo, scelgo di morire io fra cent’anni.

— Moglie mia, per amor tuo, cedo il posto quest’oggi.

— Non siete più a tempo! A rivederci fra altri cento anni. —

E per cento anni, marito e moglie leticarono continuamente:

— La colpa è tua. A quest’ora saremmo bell’e morti e dormiremmo in pace sottoterra!

— La colpa è tua! Ah! Perchè non abbiamo lasciato andare le cose pel verso loro? —

Contavano i giorni, le ore, i minuti, e leticavano fin sul conto di essi, tanto smaniavano di veder arrivare la Fortuna.

— Eccomi. Chiedete e vi sarà dato.