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280 | il raccontafiabe |
— Vuoi prender servizio, ragazzo?
— Che devo fare?
— Strigliare i cavalli e portarli a bere alla fontana. —
Una mattina egli vide passare davanti la scuderia la ragazza, con cui aveva fatto il chiasso sul letto tra salti e capriole.
— Oh! Tu?
— Sono a servizio.
— Sei contenta della padrona?.
— Chè! Mi sgrida, mi picchia per un nonnulla.
— Anche lo stalliere mi sgrida e mi picchia per un nonnulla. Vado a cavallo però, quando vo ad abbeverare le bestie.
— Io vo in carrozza con la signora, quando porto il bambino.
— Se fossi grande, non mi picchierebbero!
— Neppur me, se fossi grande!
La padrona chiamava dalla finestra, lo stalliere chiamava dalla stalla.
— Fannullona!
— Fannullone! —
E scapaccioni e strilli su in casa; e scapaccioni e strilli giù in istalla.
Pochi giorni dopo, egli vide passare davanti la scuderia la ragazza che piangeva: