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264 | il raccontafiabe |
— Sua Maestà vuole l’asino dai guidaleschi.
— Il Re è padrone anche della mia vita. L’asino è lì; menatelo via. —
Fanno per accostarsi, e l’asino si rivolta, spara calci alle gambe e alla schiena delle guardie, dà morsi che levano brani di carne.
Il Re, alla vista delle guardie conciate a quel modo, perdé il lume degli occhi:
— Andate a dire al gessaio, se fra un’ora l’asino dai guidaleschi non è nelle stalli reali, ci va della sua vita. —
Il gessaio rispose:
— Il Re è padrone; fra un’ora, il mio asino mangerà la biada nelle stalle reali. —
E glielo menò lui medesimo.
— Maestà, ci rivedremo da qui a un anno.