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248 | il raccontafiabe |
Aveva vergogna, temeva d’esser schernita, e spesso esclamava:
— Maledetta la padellina e chi me la diè!
— Non dire così, non dire così! sentì rispondersi un giorno.
A quella voce fioca, fioca, che veniva dal fondo della stanza, la ragazza si voltò, ma non vide nessuno; e, più arrabbiata, ripeté:
— Maledetta la padellina e chi me la diè!
— Non dire così, non dire così!
— Chi siete che parlate? Mi fate paura. —
La voce fioca fioca rispose per l’ultima volta lentissimamente:
— Non dire così! —
La sera tornato il padre dal lavoro, ella gli raccontò tutto:
— Ho paura di restar sola; fatemi compagnia. —
Per quel giorno il padre non andò a lavorare; e poichè la ragazza, dalla paura di quella voce fioca fioca, non aveva il coraggio di ripetere la sua maledizione, il padre, che voleva accertarsi se mai non fosse stato effetto della fantasia alterata della figliuola, esclamò lui:
— Maledetta la padellina e chi ce la diè!
— Ahi! —
In risposta aveva ricevuto uno schiaffo.