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242 | il raccontafiabe |
la rocca al fianco e lo stomaco pieno. Il padre la rabbrontolava:
— Con che cuore tu canti? Ci rimane da mangiare appena per altri due giorni!
— Quando sarò morta, non canterò più. —
Mentre parlavano, comparve su la soglia una donna scarna, allampanata, che pareva il ritratto della fame.
— Fate la carità, buona gente!
— Siamo più miseri di voi — rispose il padre. — Rivolgetevi altrove. —
La ragazza invece prese la pagnottella, che doveva essere il suo desinare di quel giorno, e la porse alla vecchia:
— Mangiatela voi per me.
— Grazie, figliuola. —
Intascata la pagnottella, la vecchina cavò di sotto lo scialle unto e stracciato una padellina nuova di rame:
— Tieni, figliuola; non ho altro; forse ti servirà. —
E andò via.
La ragazza si rimise a canterellare, picchiando con le nocche delle dita su la padellina che dava un bel suono; poi, per chiasso, la posò sul focolare spento e, ridendo, disse al padre: