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236 | il raccontafiabe |
Il Re e la Regina, stupiti, non sapevano che pensare di quel miracolo.
— Chi è, bella ragazza, la signora invisibile che vi accompagna?
— Maestà, non lo so; son venuta sola a palazzo... Ahi! Ahi! —
La ragazza sentiva acuti dolori nel punto dove avrebbero dovuto essere attaccate le braccia.
— Ahi! Ahi! —
Ed ecco venirle fuori prima la punta delle dita, poi le mani, poi i polsi, poi gli avambracci, poi le braccia intere, bellissime e bianche come l’alabastro.
Il Reuccio, urtando il Re e la Regina, si precipita verso la ragazza, le prende ansiosamente le mani e comincia a strofinarsele su gli occhi:
— Manine fatate, sanatemi voi! —
Ma strofinava inutilmente.
— Manine fatate, sanatemi voi! —
Ma strofinava inutilmente.
— Zitti — fece il Reuccio. — La signora parla. —
Il Re e la Regina, dopo tutto quello che avevano visto, erano proprio atterriti di quella signora invisibile.