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224 | il raccontafiabe |
Nel mulino non c’è da fare.
Púuh! Púuh! Púuh!
Vieni, vieni al mio mulino,
Chi vien primo ha il contentino.
Púuh! Púuh! Púuh! —
La rota infradiciva inerte nell’acqua; la tramoggia se la rodevano le tignole, e il Re sbadigliava davanti la porta con le mani in mano, aspettando gli avventori che non venivano mai. Per vivere pescava granchi e ranocchi nel fosso. E se passava qualcuno, lo interrogava:
— Che nuove mi date, compare?
— Rota si è maritata col Reuccio di Spagna.
— Tanto meglio, compare! —
Ed eran passati sei mesi.