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dovette andare dal mugnaio in nome di Sua Maestà:

— Mugnaio, Sua Maestà vuole una delle tue figliuole.

— Rota la regalo, Tramoggia la do per nulla. E quei corni sono la dote.

— Sua Maestà sceglie Rota. —

Si sposarono. La stessa sera delle nozze il Re disse a Rota:

— Vieni a vedere la tua camera. —

Le fece scendere scale dietro scale, una più buia dell’altra, e quando furono all’uscio di un sotterraneo, dove non penetrava un fil di luce, ve la spinse dentro e messe tanto di catenaccio.

— Ah, Maestà, che tradimento! —

Il Re tornò su, prese il corno per la punta e ordinò:

— Perle e diamanti! —

E tosto uscì dall’altra parte un mucchio di diamanti e di perle.

La mattina venne il mugnaio per vedere la sua figliuola:

— Torna più tardi, tua figlia dorme. —

Tornò più tardi:

— Torna domani, tua figlia è a pranzo. —

Venne il giorno seguente: