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il mugnaio 213


Vieni, vieni al mio mulino,
Chi vien primo ha il contentino.
Púiuh! Púuh! Púuh!

Arrivò primo il solito garzone del Re con due mule cariche di grano. Terminato di macinare, il garzone non se n’andava.

— Che attendi?

— Il Re vuole il contentino.

— Portagli questa qui. —

E gli diè Tramoggia, la figliuola minore.

Il Re gliela rimandò:

— Contentino che mangia pane Sua Maestà non ne vuole.

— Portagli questo qui. —

Gli diè un altro corno di bue.

Il Re, alla nuova offesa, pigliò i cocci e mandò ad arrestare il mugnaio.

— Che intendi con questi corni per contentino?

— Intendo i corni dell’abbondanza. Se Vostra Maestà non li vuole, son pronto a riprenderli.

— Riprendili pure. —

Il Re, non trovando da ridire, fece rilasciare il mugnaio.

Per la via gli domandavano:

— Di chi sono cotesti corni, mugnaio?