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il barbiere 183

— Che grazia?

— Per l’ultima volta, vorrei cantare una canzonetta al cospetto di Vostra Maestà e di tutta la corte..

— Ti sia concesso.

Il barbiere accordò la chitarra e si mise a cantare:

— Chi la vuol cotta, chi la vuol cruda;
Non tutti gli uomini hanno la coda!
Chi la vuol cruda, chi la vuol cotta,
E ora aspetto... la Reginotta!
La Reginotta! La Reginotta!

— Levati di torno, mascalzone! —

Il barbiere voltò le spalle a Sua Maestà, inarcò; agitò la coda, come fanno i cavalli quando sono allegri, si curvò fino a terra, e andò via.

— Pioggia davanti, e vento di dietro! —

Il Re trasse un sospirone quando lo vide partito.

E, per un pezzo, del barbiere non si seppe nuova nè buona nè cattiva.

Il Re aveva una figliuola e voleva maritarla.

— Chi vuoi sposare, figliuola mia? Il Reuccio di Francia? Il Reuccio di Spagna? Il Reuc-