Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
164 | il raccontafiabe |
— Cento lire.
— Uh! Una miseria! Tenete.
— A chi li date cotesti gusci di telline? Qui non si fa la burletta. —
Il pescatore diventò smorto come un cadavere. Mettendo le mani in tasca, sentiva di avervi una manciata di monete d’oro; cavandole fuori, si trovava in pugno tanti gusci di telline.
Gli pareva impossibile; non si sapeva persuadere. E va in un altro negozio.
— Quanto lo fate questo qui?
— Trecento lire.
— Uh! Una miseria! Tenete.
— Qui non si fa la burletta. A chi li date cotesti gusci di telline? —
Se ne tornò a casa sconsolato. Aveva perduto la figliolina e sarebbe morto di fame lo stesso! La donna‐pesce gliel’aveva detto: - Bada, pescatore! Chi inganna è ingannato. - E già si trovava bell’e ingannato con quei gusci di telline.
— Moglie mia, come faremo?
— Faremo la volontà di Dio. —
La gente, non vedendo più la bimbetta, domandava:
— E la vostra Bambolina?