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trottolina 115


al picciuolo il laccetto, e fece girare la trottola per prova.

La trottola girava e la bambola parlava:

— Buon giorno, Reuccio! Buona sera, Reuccio! —

Il Reuccio, com’ebbe quella trottolina, si mise a saltare dalla gioia.

Il Re fece al tornitore e al fabbro ferraio un magnifico regalo, ed essi ne portarono una buona parte al Mago.

— Tenete tutto per voi; io non voglio nulla. —

Il Reuccio passava le giornate facendo girare la trottola. E la trottola:

— Buon giorno, Reuccio! Buona sera, Reuccio! —

Alla bambola egli aveva messo nome Trottolina, e non voleva fare il chiasso altro che con lei.

Crebbe, e intanto non cessava mai di giocare a trottola; il Re n’era seccato.

— Non sei più un ragazzo. Ora devi prender moglie.

— Sposerò Trottolina. —

Il Re montò sulle furie; prese la trottola e la sbatacchiò sul pavimento. La bambola